Arriva un certo punto della vita in cui s’incomincia a invecchiare. Come viversi questo momento e il periodo che ne seguirà?
Fino a non molto tempo fa, l’invecchiamento non veniva contemplato in ambito psicologico e psicoanalitico se non per batterie di test che valutassero il livello di decadimento cognitivo.
Questo succedeva perché si pensava, secondo Freud ad esempio, che vi fosse troppo “materiale” accumulato per poter essere analizzato, oppure perché le malattie neurodegenerative compromettono il livello di pensiero e non sia quindi possibile fare un lavoro di analisi, o perché di fatto la vecchiaia sia terreno della neurologia e non della psicologia.
Tutto ciò nasce anche da un preconcetto: quello che gli anziani siano rigidi e poco disponibili al cambiamento.
Se tale pregiudizio è vero in alcuni casi, non vale però per tutti.